tag:blogger.com,1999:blog-15044869337258101632024-03-23T11:16:42.751+01:00Cardeto caput mundi!"....Ride di gigli e rose ogni pendice,
D'un zeffiro vital l'aura felice
Rinverde ognor la sponda innamorata;..."Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.comBlogger72125truetag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-30641362490298595522023-07-27T10:47:00.000+02:002023-07-27T10:47:21.317+02:00INCENDIO A CARDETO! Quanti ne seguiranno?<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXuE9MPCMZFrJvEgj5I20mxIop78_QQCsCc-Im16_ZnGywblm281R8Uw1oJC6kwFgnmERyhiqVz7q0rt_ROI1Kz3Eu_gh_1N7wPeYbtq4fDyUCGoF2Uq8N9whKdMYwbeKPH3zMzqtJU69tGORE2vrsxkM9dlmwQHxzPUPmbgt8Fc7W8O6j7NJqn0jMt8/s1024/WhatsApp%20Image%202023-07-27%20at%2010.40.32.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; font-family: verdana; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXuE9MPCMZFrJvEgj5I20mxIop78_QQCsCc-Im16_ZnGywblm281R8Uw1oJC6kwFgnmERyhiqVz7q0rt_ROI1Kz3Eu_gh_1N7wPeYbtq4fDyUCGoF2Uq8N9whKdMYwbeKPH3zMzqtJU69tGORE2vrsxkM9dlmwQHxzPUPmbgt8Fc7W8O6j7NJqn0jMt8/w320-h241/WhatsApp%20Image%202023-07-27%20at%2010.40.32.jpeg" width="320" /></a><span style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: verdana;">Era l’estate del 2021. Un incendio di dimensioni bibbliche cancellò parte dell’Aspromonte. A Cardeto addirittura ci scappò il morto e solo il gesto eroico e volontario di un poliziotto scongiurò la strage. </span></span></p><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;">In un mondo normale, la logica, avrebbe voluto che, chi di dovere, si fosse adoperato giorno e notte per trovare delle soluzioni, per fare prevenzione. Insomma per evitare che la cosa si potesse ripetere uguale o addirittura più violentemente.</span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;"><br />La tutela della biodiversità, <a style="color: #385898; cursor: pointer;" tabindex="-1"></a>dei nostri boschi secolari ma ancor di più le politiche contro l’abbandono degli ormai spopolati borghi aspromontani, far sentire forte la presenza delle istituzioni sono le parole di cui ci si riempie la bocca durante le passerelle elettorali o durante eventi del tutto autoreferenziali che servono soltanto a sporcare di inchiostro una carta stampata ormai priva di spina dorsale.</span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">Oggi la storia si ripete. L’Aspromonte, il Mio Aspromonte, è in fiamme. Cardeto, la Mia Cardeto, ha bruciato ed il dolore arriva fin qui.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">Lo strazio di persone che vivono quotidianamente la sindrome dell’abbandono e che mai come in momenti come questo, raggiunge la sua massima espressione. </span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">Servono azioni urgenti e straordinarie. La stagione degli incendi potrebbe non essere finita!</span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve tenere puliti i terreni vicini alle abitazioni obbligando, pena delle multe, chi, per incuria e/o insolenza, si disinteressa.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve creare dei tagliafuochi a ridosso delle strade per impedire la propagazione degli incendi.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve creare dei tagliafuochi a ridosso di boschi che devono essere protetti non dai fungaioli ma dal fuoco.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve spegnere il fuoco quando si può e non solo quando si avvicina alle case. Perché può essere troppo tardi.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve avere un reparto speciale dei vigili del fuoco. Addestrati e di montagna. Spegnere un fuoco a Milano non è come spegnere un fuoco in Aspromonte. Mi sembra evidente.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve ripristinare urgentemente la GUARDIA FORESTALE. Il territorio non si controlla dalle scrivanie. Bisogna conoscerlo e soprattutto controllarlo.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve posizionare degli idranti antincendio a ridosso di tutte le zona abitate e laddove si ritiene opportuno.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve, se necessario, accendere fuochi controllati durante l’inverno, per creare delle zone di controllo. </span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve investire dei soldi per la tutela del territorio perché altrimenti ne spendiamo il doppio per le emergenze.</span></div><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">• Serve, più in generale, in maniera immediata e perentoria un piano antincendio di tutto il Parco Nazionale D’Aspromonte (se esiste ancora e soprattutto se esiste) e più in generale serve a tutti i comuni. </span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto"><span style="font-family: verdana;">Per tutto questo serve la Politica, quella con la P maiuscola e non quella dei salotti, delle scrivanie o delle sfilate alle sagre di paese.<br /></span></div></div><p><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /></p>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com089060 Cardeto RC, Italia38.0838527 15.76623259.7736188638211559 -19.3900175 66.394086536178847 50.9224825tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-39685973915593330062020-09-24T18:22:00.003+02:002020-09-24T18:22:46.308+02:00ELEZIONI COMUNALI REGGIO CALABRIA 2020<p> Ecco dove consultare tutti i risultati dell'ultima tornata elettorale.<br /><br />https://elezioni.repubblica.it/2020/elezioni-comunali/calabria/reggio-di-calabria/<br /><br /><br /></p>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-50178045245084148902017-12-06T14:54:00.003+01:002017-12-06T14:56:28.189+01:00Cardeto, manca il riscaldamento ed il servizio scuolabus: la scuola chiude <a href="https://www.facebook.com/reggiotv14/videos/1574702335943610/">https://www.facebook.com/reggiotv14/videos/1574702335943610/</a><br />
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Articolo tratto da: https://www.reggiotv.it/notizie/attualita/54958/cardeto-manca-riscaldamento-ed-servizio-scuolabus-scuola-chiude-video<br />
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<span style="background-color: #fafafa; color: #27242f; font-family: Merriweather, serif; font-size: 16px;">Reggio Calabria. A Cardeto chiude la scuola: manca il riscaldamento e il servizio di scuolabus. La dirigente chiude le porte: "a rischio la salute dei piccoli alunni, diritto allo studio negato".</span><br style="box-sizing: border-box; color: #27242f; font-family: Merriweather, serif; font-size: 16px; outline: none !important;" /><span style="background-color: #fafafa; color: #27242f; font-family: Merriweather, serif; font-size: 16px;">"In quest'anno scolastico non abbiamo mai avuto il riscaldamento - intervengono i genitori - i bambini sono costretti a stare nelle aule con addosso il giubbotto o coperte di lana. Per di più il servizio scuolabus è stato interrotto ed alcuni bambini non possono andare a scuola. Siamo qui a chiedere i nostri diritti, non abbiamo avuto risposte concrete da nessuno".</span><br />
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<br />Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-74484396555763299792017-11-09T18:07:00.002+01:002017-11-09T18:07:46.695+01:00Reggio Calabria: grande successo per la XVIII Sagra della Castagna di Cardeto<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.666666984558105px; text-align: justify;">
di Ilaria Quattrone</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.666666984558105px; text-align: justify;">
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<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.666666984558105px; text-align: justify;">
Una due giorni intensa che fa incassare al Comune di Cardeto rilevanti numeri di presenze per la “XVIII Sagra della Castagna”. Tira le somme senza nascondere la soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, l’assessore comunale alla Cultura <strong>Eleonora Megale</strong> che, ieri sera, tra gli stand di prodotti artigianali ed enogastronomici, mostre ed esposizioni fotografiche, ha messo in risalto “l<em>a perfetta sinergia istaurata tra l’Amministrazione comunale e il Comitato popolare che ha visto anche la partecipazioni di immigrati nell’organizzazione della sagra”. </em>“<em>Da 3 anni, a causa di lepidotteri che hanno attaccato i castagneti e temperature troppo basse che non hanno permesso agli alberi di poter produrre il rinomato frutto del Paese, non siamo riusciti a fare la sagra con il nostro prodotto</em> – afferma l’assessore Megale – <em>Quest’anno invece, grazie alle buone condizioni ambientali e ai nostri produttori che hanno fatto un ottimo lavoro di controllo eseguendo la raccolta delle castagne con cicli frequenti, abbiamo tirato fuori le eccellenze del territorio. I visitatori hanno trovato selezioni uniche di una tipicità che punta al rilancio economico di un territorio e di un Comune che si proietta verso un futuro sviluppo imprenditoriale”. </em>Un lavoro certosino che ha visto anche la piena collaborazione di un Comitato creatosi proprio per supportare l’evento caratterizzato da degustazioni di caldarroste, dolci di castagne, pasta, zuppe, confettura, salsiccia e frittole, biscotto di grano e tanti altri prodotti della terra e nel quale sono stati volutamente inseriti alcune famiglie di immigrati residenti nel Comune di Cardeto.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.666666984558105px; text-align: justify;">
“<em>Abbiamo ospitato 5 famiglie e alcuni giovani immigrati sono usciti dal progetto S.P.R.A.R (Sistema di Protezione per migranti e richiedenti asilo) e sono già integrati nella nostra comunità: lavorano e investono i propri guadagni nelle aziende del territorio</em> – continua l’assessore Megale -<em> Il percorso che porta all’integrazione è lungo e difficile: fra progetti che faticano a partire, intoppi burocratici ed evidenti barriere linguistiche, la maggior parte dei migranti è destinata a perdersi per strada o a proseguire il cammino verso Paesi più promettenti. Il Comune di Cardeto ha voluto invece renderli parte attiva sin dal primo giorno e questa XVIII edizione, insieme a tanti altri progetti messi in campo e in fase di realizzazione, è la dimostrazione</em>”. Tra gli odori di caldarroste che si mescolano ai colori di un incantevole paesaggio e alle splendide note dell’immancabile “Sonu e ballu di Cardeto”, si chiude la Sagra delle castagne che è riuscita in due giorni, ad attrarre nuove realtà economiche e, soprattutto, nuovi residenti.<a href="http://www.strettoweb.com/2017/10/reggio-calabria-grande-successo-per-la-xviii-sagra-della-castagna-di-cardeto/619763/">http://www.strettoweb.com/2017/10/reggio-calabria-grande-successo-per-la-xviii-sagra-della-castagna-di-cardeto/619763/</a></div>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-70301949384072172752016-05-31T17:10:00.001+02:002016-05-31T17:10:30.095+02:00IL COSTUME TRADIZIONALE DI CARDETO E L'IMPORTANZA DELLA BALIE CARDOLE<pre style="background-color: whitesmoke; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; border: 1px solid rgb(204, 204, 204); box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Monaco, Menlo, Consolas, 'Courier New', monospace; font-size: 13px; line-height: 1.428571429; margin-bottom: 10px; padding: 9.5px; white-space: pre-wrap; word-break: break-all; word-wrap: break-word;">tratto da NUOVA ANTOLOGIA SCIENZE, LETTERE ED ARTI ANNO XIX SECONDA SERIE - VOLUME QUARANTATREESIMO Della Raccolta, Volume LXXIII - 1884 ROMA</pre>
<pre style="background-color: whitesmoke; border-bottom-left-radius: 4px; border-bottom-right-radius: 4px; border-top-left-radius: 4px; border-top-right-radius: 4px; border: 1px solid rgb(204, 204, 204); box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Monaco, Menlo, Consolas, 'Courier New', monospace; font-size: 13px; line-height: 1.428571429; margin-bottom: 10px; padding: 9.5px; white-space: pre-wrap; word-break: break-all; word-wrap: break-word;">"Il circondario di Reggio non conserva i vecchi costumi che a
Cardeto, le cui donne, famose per bellezza, son cercate come nutrici
dalle ricche famiglie che per oro domandano la vigoria dei loro nati
alle belle cardòle. Un proverbio sentito a Scilla da un appaltatore
di strade che mi era vicino a tavola, ubbriaco fradicio malgrado la
neve che io gli ficcava furiosamente nel bicchiere più per annac-
quargli il vino che per temperarne gli ardori, dice che " latte e miele
dal mangiare viene, „ e la signoria reggina mantiene a largo pasto
le nutrici cardole, che dal campo nativo portano solo, per così dire,
il fusto d'una bellezza e d'una robustezza rara che ben nutrita si
estrinseca in una forma greca di cui avrebbero invidia anche le ti-
riolesi. Portano esse il costume greco misto di Calabro e di siculo :
hanno la gonna verde e il corpetto rosso tagliato a foggia masco-
lina, rotto sul davanti e allacciato con una cordicella a puntale di
rame o d'acciaio sulla camicia abbottonata da grossi bottoni di me-
tallo bianco, su cui pende il famoso catenaccetto : sul capo la clas-
sica tovag'ia che scende sulle spalle e disegna nel davanti un paral-
lelogrammo in mezzo a cui lampeggia il viso magnifico e tentatore :
le maniche rotte nel gomito da cui esce un rigonfio della camicia
son tenute insieme da nastrini rossi o azzurri. Pel caldo grande
vanno in manica di camicia come le albanesi, nell'inverno portano
una grossa giubba a doppia fila di ottoni . . se pure può esserci
inverno a Cardeto e nella piana di Palmi. Tale essendo pure il co-
stume con lievi varianti di Bova, di Siderno, di Gerace e di Gioiosa
Jonica, c'è da credere che la foggia di vestire delle cardòle sia d'o-
rigine greca, se non «co greci tutti i cardòli, come è certamente
greco il costume dei pastori che ho più sopra notato. "</pre>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-7060834523764164632015-05-21T16:28:00.000+02:002015-05-25T18:27:38.451+02:00BRUNO MEGALE, ORGOGLIO CARDETESE, E' NEO QUESTORE DI CALTANISSETTA!ARTICOLO TRATTO DA: http://www.gazzettadelsud.it/news//143183/Il-nuovo-questore--e-Bruno.html<br />
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<div style="font-size: 16px; line-height: 21px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjnsiIG6tmyu4E-eKxV1yPPUsp7j9HDBXlsphv_taUo3xfHfs2L1BDp7pk0sDHeIcHh_0QUibrLgEIOxRajugGNFXtSAgJF7qrSQ_mRbzvyWkEmS75LYLcILQfsJ4MCgKORIZNKzYL8wYK/s1600/Bruno_Megale_Questore_Digos.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjnsiIG6tmyu4E-eKxV1yPPUsp7j9HDBXlsphv_taUo3xfHfs2L1BDp7pk0sDHeIcHh_0QUibrLgEIOxRajugGNFXtSAgJF7qrSQ_mRbzvyWkEmS75LYLcILQfsJ4MCgKORIZNKzYL8wYK/s320/Bruno_Megale_Questore_Digos.jpg" width="320" /></a><span style="background-color: white; color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start;"></span></div>
<h2 class="sottotitolo_articolo sottotitolo" style="color: #353535; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 24px; margin: 0px 0px 10px; padding: 5px 0px; width: 675px;">
<i style="font-family: inherit; font-weight: normal;">Arriva da Milano dove ha guidato la Digos, conducendo importanti inchieste sul terrorismo tra cui quella che ha portato allo smantellamento di un gruppo inquadrato all'interno delle nuove Brigate Rosse. Si è occupato anche di terrorismo islamico.</i></h2>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start;"><br /></span>
E' Bruno Megale, 49 anni, il nuovo questore di Caltanissetta, si insedierà lunedì mattina, al posto dell'agrigentino Filippo Nicastro, andato da poco in pensione. Originario della provincia di <span style="color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start; text-decoration: underline;"><code>Reggio</code></span><span style="background-color: white; color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start;"> </span><span style="color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start; text-decoration: underline;"><code>Calabria</code></span><span style="background-color: white; color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start;">, Megale sarà il più giovane questore d'Italia. Arriva da Milano dove ha guidato la Digos, conducendo importanti inchieste sul terrorismo tra cui quella che ha portato allo smantellamento di un gruppo inquadrato all'interno delle nuove Brigate Rosse. Si è occupato anche di terrorismo islamico, coordinando le fasi dell'arresto dell'imam Abu Omar, il 17 febbraio 2003. Pochi giorni fa la Digos milanese, sotto il suo comando, ha arrestato il marocchino di 22 anni Abdelmajid Touil, ricercato perché sospettato di essere coinvolto nell'attentato al Museo del Bardo a Tunisi.</span></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #131313; font-family: 'Droid Sans', 'Trebuchet MS', Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 22px; text-align: start;">(ANSA)</span></div>
</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 21px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
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<br />Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-89903925497775522002015-03-13T10:24:00.003+01:002015-03-13T10:24:25.873+01:00La Leonida Edizioni pubblica il Cardinale Tripepi!<span style="background-color: #f1f1f1; font-size: 12px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">articolo tratto da <i>Strill.it</i></span></span><br />
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<span style="background-color: #f1f1f1; font-size: 12px; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Leonida Edizioni pubblica Il cardinale Tripepi – un interprete dei tempi nuovi a cura di Maria Pia Mazzitelli e Pasquale Triulcio. Dalla prefazione a cura di Giuseppe Fiorini Morosini Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova Il bisogno di ritornare alla storia per recuperare volti e avvenimenti del passato per gli individui e le comunità non è assolutamente rimpianto per ciò che è stato e non è più, ma piuttosto lo sforzo di sorreggere la fiducia in se stessi e nella propria capacità di continuare a costruire storia e cultura. Riproporre le glorie del passato è come creare le premesse per dare consistenza alla speranza di un futuro che vogliamo sempre migliore. È stata questa la riflessione fatta leggendo il testo manoscritto di questa raccolta di contributi, opere di diversi autori, sulla figura e l’opera del cardinale Luigi Tripepi (1836-1906), originario di Cardeto, provincia di Reggio Calabria. Sono convinto che lo studio della storia non solo impedisce di ripetere gli errori del passato, ma ci dà anche la forza di costruire futuro. Quando ho iniziato il mio ministero di Vescovo qui a Reggio Calabria, ho affermato che mi sarei impegnato a contribuire a dare speranza alla città e alla diocesi, attraverso tutte le espressioni della vita diocesana. Anche l’archivio storico, la Biblioteca e il Museo possono svolgere un ruolo in tal senso. Ma la speranza non può essere una vuota parola. Per essere forza trainante ha bisogno di punti fermi ai quali ancorare le trame di una tela di iniziative atte a rendere credibile la promessa di un futuro migliore. Il ritorno alla cultura è uno di questi punti fermi. La cultura storica ci consente di riportare alla luce personaggi e avvenimenti che sono stati espressione di vitalità e di operosità nel passato e lo sono tuttora, perché il loro ricordo imprime a chi studia una forza innovativa veramente straordinaria, soprattutto se consideriamo l’impulso vitale che essi hanno dato al loro tempo […] - </span></span><br />
<span style="background-color: #f1f1f1; font-family: Arial, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px;"><br /></span>
<a href="http://www.strill.it/calabria/2015/03/la-leonida-edizioni-pubblica-il-cardinale-tripepi-un-interprete-dei-tempi-nuovi/#sthash.YvduQc3M.dpuf">http://www.strill.it/calabria/2015/03/la-leonida-edizioni-pubblica-il-cardinale-tripepi-un-interprete-dei-tempi-nuovi/#sthash.YvduQc3M.dpuf</a>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-72322613052289514392013-09-18T19:41:00.002+02:002013-09-18T19:43:20.505+02:00STORIA DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE DI REGGIO CALABRIA"<span style="font-family: Verdana; font-size: 13pt; text-align: justify; text-indent: 35pt;">Una
delle feste più importanti della provincia di Reggio Calabria è quella della
Madonna della Consolazione, che si celebra nel capoluogo reggino la prima
domenica dopo l'8 settembre di ogni anno.</span><br />
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<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">La
prima celebrazione nota della festa risale al 21 novembre 1592,
conseguentemente al primo soccorso mariano al popolo di Reggio Calabria durante
la peste che colpì Messina nel 1576 e che si protrasse poi per molti anni.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Per
quanto riguarda le origini, secondo la tradizione un quadro della Madonna
sarebbe stato ritrovato da un contadino mentre zappava la terra.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">La
leggenda vuole che il dipinto, trasportato più volte nel <a href="http://www.maridelsud.com/Chiese/S_Maria%20Consolazione%20RC.htm"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">Duomo</span></a>
della città, riappariva miracolosamente presso il luogo dov'era stata ritrovato
e dove poi sarebbe sorta la basilica dell'Eremo, nella quale il quadro viene
ora custodito.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Ogni
anno, all'inizio dei festeggiamenti e fino alla domenica successiva al 21
novembre, l'immagine viene trasferita dalla basilica dell'Eremo al Duomo di
Reggio Calabria, e a tal fine viene stilato un contratto tra il parroco del
duomo e il superiore della basilica.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Alla
vigilia dell'inizio dei festeggiamenti molti fedeli si recano alla collina
dell'Eremo, dove si trova il quadro della Madonna, che generalmente viene fatto
risalire alla fine del 1400. </span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">L'usanza
della veglia alla Madonna durante la notte che precede la discesa del quadro
dall'Eremo al <a href="http://www.maridelsud.com/Chiese/S_Maria%20Consolazione%20RC.htm"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">Duomo</span></a>
è molto antica, risale infatti al 1658.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Il
giorno dopo il quadro viene portato di peso, sulla vara dai pescatori, da
volenterosi e il corteo si avvia in città dove hanno inizio i festeggiamenti
che si protraggono per ben cinque giorni consecutivi terminando con la
processione.</span><span style="font-size: 16pt;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">I
festeggiamenti presentano alcuni elementi comuni ad ogni altra festa, quali
luminarie, concerti bandistici, gare pirotecniche, ma anche elementi
particolari, come le sfilate di carri allegorici con riferimenti a situazioni
locali, l' offerta del Cereo, <b>le danze dei ballerini di Cardeto (paesino nei
pressi di Reggio), le esposizioni e le fiere dell'artigianato locale e
nazionale, etc.</b></span><span style="font-size: 16pt;"><b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;"><b> Durante
la processione, gli abitanti di Cardeto accompagnano il quadro, danzando al
suono del tamburo, del tamburello e della zampogna.</b></span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Nella
piazza antistante al Duomo, a processione ultimata, balleranno non solo i
ballerini ingaggiati per l'occasione ma chiunque ne abbia voglia, purché
sottostia rigidamente ai comandi del "mastru i ballu", indiscusso
regolatore delle danze.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Altro
particolare interessante che risale al 1693 è quello di innalzare 24 altari
nelle piazze della città e agli angoli delle strade.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Anche
l'uso di celebrare i "sette sabati precedenti" alla festa nasce in
quell'anno e viene tutt'ora conservato.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">L'offerta
del Cereo risale al 1658 quando, essendo stata la città di Reggio immune dalla
pestilenza (che aveva infierito nei due anni precedenti quasi in tutta Europa)
grazie alla protezione della Madonna della Consolazione, fu stilato un atto
pubblico in cui "stabilivasi", in tale occasione, "unanimiter et
nemine discrepante" che i festeggiamenti del 21 novembre al santuario
dell' Eremo, dovessero essere fatti per</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">il futuro a spese
della città e che, in quel giorno, dovesse essere offerto, all'altare della
Vergine un gran Cereo, corrispondente al decoro della città "... ponendo
in detto Cereo l'armi della città e rimettendo tanto le spese di detta festa,
quanto di detto Cereo ai Signori Sindaci che pro-tempore saranno".</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">Il
"Cereo" è una grandissima candela di cera stearica cinta da un nastro
amaranto, il colore della città. Esso è posto al centro di una piccola
portantina di legno e viene accompagnato all'altare della Cattedrale dal
sindaco della città durante la celebrazione della Messa Pontificale.</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-family: Verdana;">In
seguito i festeggiamenti furono spostati alla prima domenica dopo l'8
settembre, ma le loro modalità rimasero immutate."</span><span style="font-size: 16pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13pt; text-indent: 35pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 5.0pt; margin-left: 5.0pt; margin-right: 5.0pt; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 35.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 13pt; text-indent: 35pt;"><i>CARDETO - U PAISI DU BALLU E DU SONU!!!</i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-69790678480867198152013-07-10T20:00:00.000+02:002013-07-10T20:00:03.056+02:00MOUNTAIN BIKE A CARDETO!<br />
<div mce_style="text-align: justify;" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 1.65em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<b style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">Si è svolta domenica presso la fattoria Nuova Vita a Cardeto (RC), una manifestazione ciclistica in MTB</b>, in cui il mix natura-agonismo-valori-divertimento ha dato origine ad una bella giornata di sport e socializzazione. Ci si potrebbe domandare, com’è possibile combinare tutti questi elementi in una gara in cui l'unico interesse è di sfidare se stessi e gli altri. Ebbene la collaborazione, tra l'ASD Cicloturistica 2001 per la parte ciclistica e l’Associazione Nuova Vita per la parte logistica e culinaria, ha trovato la ricetta giusta per portare tra i verdi boschi cardetesi non solo atleti, ma anche le loro rispettive famiglie. Si è <b style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">puntato molto su quest’aspetto di unione sociale e valorizzazione del territorio</b>, tant'è che al termine della gara i cinquanta partecipanti e altrettanti accompagnatori, si son intrattenuti in un pranzo ricco di sapori locali.</div>
<div mce_style="text-align: justify;" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 1.65em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
Tutto ciò si è reso possibile grazie alla collaborazione dell'ASD Cicloturistica 2001 con la Fattoria Nuova Vita (che attribuisce origine al nome dell'evento) che ha messo a disposizione le proprie strutture per ospitare i ciclisti e promuoverle per qualsiasi altro evento connesso con la natura. Per quanto riguarda la cronaca della corsa, <b style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">tra i ciclisti provenienti da tutta la Calabria, ha avuto la meglio il palmese Zangari Eugenio</b>dell'ASD Mtb Palmi, giunto al traguardo a braccia alzate insieme al compagno di squadra Mazzullo Antonio. Entrambi sono arrivati per distacco sul terzo classificato, Nostro Antonino, atleta della Cicloturistica 2001, il quale ha resistito al forcing iniziale e un problema tecnico al freno anteriore lo ha penalizzato nella discesa. Nelle Categorie Giovanili, Primavera e Debuttanti vincono Tramontana Francesco e Richichi Davide entrambi della Cicloturistica 2001. Vanno elogiati coloro che per la prima volta si cimentano in una gara rispettivamente, dal più giovane Mangiola Antonio 3° di categoria, De Simone Paolo e Caracciolo Santo quest’ultimo ritirato per una foratura.</div>
<div mce_style="text-align: justify;" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 1.65em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<b style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">Il circuito di 10 km ripetuto per tre volte, su cui si snodava il percorso toccava diverse frazioni tra cui quella della metropoli mai realizzata di Cardeto Nuova</b>, sono stati presenziati dai vigili Manti e Vita della Polizia Municipale, dai Carabinieri e da personale medico del 118 insieme ai volontari della Misericordia e della Protezione Civile. La giornata è stata magistralmente coordinata da Pierino e Giovanni Fotia per la parte logistica e per quella sportiva dalla Giuria Presieduta da Russo e Cannavò dell'ACSI Settore Ciclismo di Reggio Calabria Ente tra i più importanti per la promozione sportiva amatoriale di riferimento nella provincia reggina. Domenica si è dimostrato come sport e valori possono ancora coesistere nonostante le rivalità, e il ciclismo ne è un'indiscussa ma sottovalutata bandiera, rimasta piantata (purtroppo) solo per un giorno in questa meritevole terra aspromontana. L’impegno verbale del Sindaco di Cardeto Pietro Fallanca, per Ottobre mese della sagra della Castagna di proporre un evento ciclistico che coinvolge il centro abitato e i comuni adiacenti.</div>
<div mce_style="text-align: justify;" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 1.65em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div mce_style="text-align: justify;" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 1.65em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<a href="http://www.cn24tv.it/news/71538/manifestazione-ciclistica-in-mtb-a-cardeto-vince-lo-sport-e-zangari.html">http://www.cn24tv.it/news/71538/manifestazione-ciclistica-in-mtb-a-cardeto-vince-lo-sport-e-zangari.html</a></div>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-2705005318591658302013-07-10T19:56:00.000+02:002013-07-10T19:56:10.240+02:00CARDETO CUP! GRANDE SUCCESSO!riporto dal sito ntacalabria.it<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Si è conclusa domenica 16 giugno la <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">prima edizione del Torneo Cardeto CUP</strong>. La manifestazione, ideata dall’<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Asd Circolo Nuova Vita di Cardeto</strong>, in collaborazione con la Lega Calcio <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">UISP</strong> di Reggio Calabria, si è svolta in località “Donne” presso la struttura polifunzionale dei fratelli Fotia.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<<l ai="" calcistico="" categorie="" delle="" evento="" nbsp="" ragazzi="" riservato="" strong="" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Primi calci e Pulcini</l></div>
, è stata un’occasione – dichiara, il responsabile del settore giovanile UISP Luigi Marrapodi – per trascorrere una giornata di sport associata ad una gita fuori porta in un ambiente gradevole e ospitale>>.<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
I piccoli atleti impegnati dalle prime ore della mattina si sono scatenati nel prato naturale dell’impianto sportivo fino alla meritata pausa del pranzo, degustando insieme a dirigenti e genitori la cucina tipica locale dell’apprezzato chef Francesco Fortugno. <<un nbsp="" strong="" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">plauso</un></div>
pertanto, – continua Luigi Marrapodi – al <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Circolo Nuova Vita di Cardeto</strong> ed a tutto il loro staff per l<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">’iniziativa</strong> intrapresa, che <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">sarà riproposta</strong>anche per il futuro>>. La conferma arriva dal responsabile della manifestazione Giovanni Fotia il quale ha dichiarato che <<eventi a="" ai="" attraverso="" calcio="" che="" conoscere="" crescita="" del="" di="" diverso="" economica="" ed="" far="" genere="" la="" le="" loro="" molteplici="" montagna="" nostro="" offrire="" oltre="" pu="" questo="" ragazzi="" riescono="" sfumature="" sociale="" solo="" territorio="" un="" valorizzare="" visitatori="">>.</eventi><div class="wp-caption alignleft" id="attachment_107368" style="background-color: white; border: 0px; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; margin: 5px 10px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 310px;">
<a href="http://www.ntacalabria.it/ntacalabria2/wp-content/uploads/2013/06/Cardeto-CUP-Segato-Viola.jpg" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #0a9cc1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Cardeto CUP Segato Viola 300x225 Cardeto Cup, grande successo" class="size-medium wp-image-107368" height="225" src="http://www.ntacalabria.it/ntacalabria2/wp-content/uploads/2013/06/Cardeto-CUP-Segato-Viola-300x225.jpg" style="border: 1px solid rgb(221, 221, 221); margin: 0px 0px 5px; outline: 0px; padding: 4px; vertical-align: baseline;" title="Cardeto Cup, grande successo" width="300" /></a><div class="wp-caption-text" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #222222; font-family: verdana, arial, sans-serif; font-size: 0.8em; line-height: normal; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: auto;">
Cardeto-CUP-Segato-Viola</div>
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Al termine, ricca premiazione per le società ed i ragazzi, e appuntamento al prossimo anno per conoscere la scuola calcio, che iscriverà il proprio nome, dopo il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">doppio titolo</strong>conquistato quest’anno dalla<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Scuola Calcio Segato</strong> Viola nelle rispettive categorie <strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Primi calci e Pulcini</strong>.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.ntacalabria.it/107366/cardeto-cup-grande-successo/">http://www.ntacalabria.it/107366/cardeto-cup-grande-successo/</a></div>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-46109366608016670742013-07-03T10:23:00.001+02:002013-07-03T10:23:40.258+02:00TERRA MADRE - DI ERMANNO OLMI<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/2xXCjK_zcAw" width="560"></iframe>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-16566064157568666042013-06-12T18:31:00.003+02:002013-06-12T18:31:59.361+02:00Un ottimo risultato!!!!<table class="contentpaneopen" style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px 5px; text-align: justify; width: 620px;"><tbody style="margin: 0px; padding: 0px;">
<tr style="margin: 0px; padding: 0px;"><td style="margin: 0px; padding: 0px;" valign="top"><div class="faceandtweet" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Dal sito Strill.it</span></div>
<div class="faceandtweet" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="faceandtweet" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;"><a href="http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=165496:castenea-di-cardetto-rc-effettuato-il-primo-lancio-di-torymus-sinensis&catid=1:ultime&Itemid=291">http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=165496:castenea-di-cardetto-rc-effettuato-il-primo-lancio-di-torymus-sinensis&catid=1:ultime&Itemid=291</a></span></div>
<div class="faceandtweet" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Sabato 18 Maggio u.s., in località "Castanea" di Cardeto è stato effettuato il primo lancio di Torymus sinensis, antagonista naturale del cinipide galligeno del castagno, l'insetto dell'ordine degli imenotteri originario della Cina, introdotto accidentalmente in Italia (Piemonte) nel 2002 e che in questi ultimi tre anni ha infestato pesantemente i boschi di castagno della Calabria.</span></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu (Hymenoptera: Cynipidae) è un fitofago ed è considerato l’insetto più nocivo per il castagno a livello mondiale a causa del veloce deperimento delle piante che attacca. È detto galligeno perché induce la comparsa di ingrossamenti tondeggianti, detti galle, su germogli e foglie delle piante colpite in cui la sua larva compie il ciclo vitale. Oltre alla formazione delle galle, il cinipide causa anche l'arresto della crescita vegetativa e una forte riduzione della fruttificazione. Negli ultimi anni gli attacchi del cinipide galligeno alle coltivazioni di castagno ubicate nei vasti territori montani stanno comportando, appunto, un’evidente riduzione della produzione con pesanti ricadute sotto l’aspetto economico e occupazionale del comparto. Una problematica molto seria che sta interessando, purtroppo, anche l’area montana del territorio di Cardeto.</span></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Il rilascio dell'antagonista è stato possibile grazie all'intervento del Consorzio Forestale dell'Aspromonte e del suo presidente, Francesco Fortugno, che ha aderito all'iniziativa denominata "Torymus per i Castagni Monumentali" promossa dalla Società GreenWood Service di Torino, finalizzata ad effettuare gratuitamente dei rilasci (100 femmine e 50 maschi) di Torymus sinensis sui 20 castagni più importanti d'Italia, veri e propri patriarchi che hanno accompagnato i nostri avi nei secoli passati. Il bosco di castagni ultracentenari della località "Castanea" di Cardeto, localizzato a circa 1.000 metri slm, ed in particolare il maestoso castagno denominato "Mangiaterra" dell'età stimata di oltre 170 anni e con più di 2 metri di diametro, è riuscito ad entrare in graduatoria e a beneficiare del rilascio.</span></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Gli insetti, arrivati giovedì 16 Maggio in apposita borsa termica da Torino, sono stati opportunamente custoditi in cella climatica da Elvira Castiglione, responsabile del Laboratorio Entomologico "Emozione natura: un mondo di Insetti" e collaboratrice del Consorzio Forestale, che ha potuto anche riprendere e documentare le fasi del rilascio, la distribuzione degli insetti sulla pianta e la parassitizzazione dell'antagonista naturale la cui larva, una volta formata all’interno della galla provocata dal cinipide, si nutre di quella dell’insetto aggressore, uccidendola.</span></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">L'ubicazione della pianta, collocata in un territorio a forte vocazione castanicola, si ritiene in grado di assicurare, nel tempo, una diffusione naturale “dell’insetto utile” in areali più ampi già interessati dall’infestazione del cinipide. La distribuzione di Torymus, comunque, potrà dare i primi risultati quando il numero degli individui comincerà a salire; ciò avverrà in maniera graduale nel corso dei prossimi anni.</span></div>
<div style="margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Il presidente Francesco Fortugno, nel ringraziare la Società GreenWood Service per l'inclusione in graduatoria del castagno, si è fatto promotore di una campagna di informazione della cittadinanza sulle buone pratiche per un efficace controllo di questo pericoloso parassita, al fine di ridurre i danni da esso provocati entro limiti accettabili. In particolare, sarà messo in evidenza che è assolutamente necessario non rimuovere dalle piante le galle, perché potenzialmente parassitizzate dall’insetto utile, che non si dovranno effettuare trattamenti chimici nei castagneti e che non bisognerà distruggere, bruciare o asportare il fogliame e gli scarti di potatura prima della fine di maggio del prossimo anno, in modo da non interferire in alcun modo con la presenza dell’antagonista e da favorirne la più larga diffusione.</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-36993261315720220072013-05-31T13:50:00.001+02:002013-05-31T13:50:29.827+02:00CON I PIEDI PER TERRA<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="348" src="http://www.serviziopubblico.it/articolo/embed/3057" width="620"></iframe>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-68738149530539021762013-05-14T19:53:00.000+02:002016-05-31T17:36:40.861+02:00C'era una volta.......<!--[if gte mso 9]><xml>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiipZgukECuMqIbbmTfJ6ISRmWpvHpI3KHM9ZC5jXCkAmYaX0F6o5LERFzj26fbHvzHQBiTptsNmaYz02wygm5e2aDQ0quG9r5shGPaQxzrYN-IXRo7vJ-yEvS-xgNJgVbk8q_nL_Dgb89Q/s1600/cardeto+laterale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiipZgukECuMqIbbmTfJ6ISRmWpvHpI3KHM9ZC5jXCkAmYaX0F6o5LERFzj26fbHvzHQBiTptsNmaYz02wygm5e2aDQ0quG9r5shGPaQxzrYN-IXRo7vJ-yEvS-xgNJgVbk8q_nL_Dgb89Q/s320/cardeto+laterale.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>foto di Saverio Barbaro</i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Inerpicato
sopra di una solida roccia, sul fianco di una splendida vallata, sorgeva un paese,
d’epoca bizantina, che fu per quasi mille anni, il giardino più bello di una
ben più grande e famosa città fortificata di cui fu il casale principale. D’aria
purissima, vi cresceva albero d’ogni sorta, piante d’ogni specie e l’operosità
delle proprie genti era rinomata in tutta la valle. Vi erano terrazzamenti
coltivati; Alberi di castagno, di gelso, di noce occupavano interi crinali e
nei punti più bassi abbondavano i vigneti e gli ulivi. I continui rintocchi dei
campanacci delle pecore echeggiavano in tutta la valle e non vi era pascolo
libero nel raggio di 10 chilometri. I baroni ed i principi della vicina città
regia facevano a gara per averle queste terre, ma non tutti potevano
beneficiare di questa immensa fortuna. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’acqua riempiva ogni vallone ed il fiume cavalcava l’intera vallata.
Il torrente, che sgorgava abbondante tutti gli anni, alimentava un susseguirsi di
più di tredici mulini che macinavano grano a ritmo continuo. L’industria della
seta trovava qui il suo terreno più fertile. In ogni contrada si allevavano
bachi da seta ed ogni contadino, che possedeva dei gelsi, arrotondava così le
proprie entrate. La seta stessa poi, lavorata in un apposito battitoio di
imponenti dimensioni, l’unico della valle, veniva venduta ai mercanti e vestì i
nobili di mezza Europa per più di duecento anni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La povera gente, invece, soleva vestirsi con capi di lana o
di orbace (un tessuto ricavato dagli scarti della lana e dalla ginestra) realizzati
con abile maestria dalle donne più esperte. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nelle occasioni più importanti si
sfoggiavano i vestiti più belli che si possedevano, i cui colori
particolarmente sgargianti divennero, e lo sono ancora, famosi in tutta la
provincia. Si usava danzare per ore e ore, e quando ci si riposava, i più abili
cantastorie, si esibivano in gare di rime e di terzine rievocando l’antica e
mai dimenticata arte omerica della poesia! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Le nostre donne erano vantate, per le loro abilità nel ballo
e nel canto, in tutti i casali della regione e molti scritti a proposito, lo
testimoniano. Erano anche delle instancabili nutrici ed a loro venivano
affidati i figli delle persone più ricche affinché facessero loro da balie. Il
loro petto abbondante era sinonimo di salute e di un benessere che erano in
grado di trasmettere ai lattanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Le più giovinette camminavano per miglia, con i panieri in
testa sul cercine, per vendere i prodotti della terra alle fiere settimanali
che si svolgevano a fondo valle! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ed anche lì erano le più ricercate! La bontà dei nostri
prodotti era decantata in ogni angolo della città! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La natura con noi era stata veramente magnanima!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Oltre ai parroci ed ai ditterei delle tre
chiese del paese, una delle quali era ornata da un bellissimo quadro della
Madonna, abitavano la valle anche delle
monache ortodosse eremite. Si dice che fossero qui dall’anno mille e vi
resistettero fino alla fine del XVI secolo! Poi, le ultime due rimaste, insieme
alla loro badessa, lasciarono spazio ai monaci cattolici. Il loro piccolo
convento era meta di pellegrinaggio per i Casali vicini. In tutta la provincia
vi erano solo altre cinque abazie dello stesso ordine. Alle porte del paese,
invece, sorgeva una piccola abazia il cui canonico, di famiglia nobile, era un
illustre ed influente personaggio della città capoluogo. La chiesa, di cui era
l’abate, fu, addirittura, la prima commenda di un famoso Ordine di Cavalieri
Gerosolimitani di tutto il Regno! Più di 1400 pecore e 60 vacche pascolavano
nelle terre qui vicine e numerosi erano i popolani che lavoravano nelle terre
di sua proprietà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sopra quest’ultima abazia dominava, in posizione panoramica,
una torre di tre camere sovrapposte, la cui vista arrivava fino al mare!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Risalendo la vallata, invece, il corso del
fiume diveniva più aspro ed una famosa strada (la chiamavano <i>Dromo</i>), che veniva dalla costa, si
congiungeva con quella che era la strada più usata dai mercanti cittadini per raggiungere
gli altopiani d’Aspromonte. Si risalivano le cime per tagliare la legna di
boschi inesauribili o fare dei carichi di neve. Si proprio così, si vendeva
persino la neve!! I tronchi dei nostri boschi rifornivano i cantieri navali del
Regno e le forniture di neve erano richieste anche oltre mare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si parlava un’altra lingua, allora! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In tutti i sensi! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Conservavamo ancora un avito linguaggio che i nostri padri
avevano raccolto in eredità dai nostri nonni, che a loro volta lo avevano
appreso dai loro padri, e cosi via dicendo a ritroso per secoli e secoli!!!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Eravamo sopravvissuti a calamità di ogni tipo! Terremoti,
epidemie, alluvioni, carestie, morbi! Avevamo subito di tutto e nonostante ciò eravamo sempre sopravvissuti! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Oggi i terrazzani, i massari, i vaticali, le nutrici, le
balie, i cantastorie non ci sono più! Le terre sono abbandonate, i vecchi
borghi paiono cimiteri, i gelsi sono quasi estinti, gli alberi di noce
irraggiungibili per l’erba alta, i vigneti incolti, gli ulivi non curati e di grano
non se ne macina più! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I conventi hanno fatto spazio a costruzioni nuove, le vecchie
case in pietra al cemento armato ma soprattutto la rassegnazione all’entusiasmo
ed il ricordo di questa splendida storia durata un millennio pare sia svanito
in poco meno di due generazioni!”</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Questa storia è la nostra! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">RIPRENDIAMOCELA!</span><o:p></o:p><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">di Francesco Trunfio</span></div>
<!--EndFragment-->Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-73246142204164416882013-05-02T10:46:00.000+02:002013-05-02T10:46:05.360+02:00Il cardinale Luigi Tripepi - Un calabrese principe della chiesa<a href="http://www.radicicristiane.it/autori.php/id/114/Massimo%20%20Rod%C3%A0">di Massimo Rodà</a><br /><br />Alle 17 e 30 di sabato 29 dicembre 1906, si concludeva inaspettatamente, a settant’anni, la giornata terrena del cardinale calabrese Luigi Tripepi a meno di ventiquattr’ore dall’insorgere di un ictus cerebrale emorragico che l’aveva sorpreso nel sonno.<br /><br />Il suo nome ricorre frequente in convegni e seminari di studio che lo registrano in tante parti del mondo come fonte di sapere e di riferimento.<br /><br />Recentemente, la rivista americana Living tradition, sotto il titolo Early vatican responses to evolutionist theology, ha pubblicato un lungo studio del professore Brian W. Harrison, ordinario di teologia all’Università Cattolica di Portorico, nel quale Luigi Tripepi ed i suoi scritti sono stati ampiamente richiamati a sostegno dell’ortodossia cattolica, contro i tentativi emergenti di applicare anche alla creazione la teoria evoluzionistica di Charles Darwin.<br /><br />Il vasto orizzonte culturale, unanimemente riconosciutogli già in vita, che Luigi Tripepi aveva conquistato giorno dopo giorno, attraverso una non comune accettazione del sacrificio, con il suo carattere determinato e risoluto, da vero calabrese, gli aveva spalancato le porte della stima e della fiducia dei papi, da Pio IX a Leone XIII a Pio X, i quali lo colmarono di incarichi sempre più importanti e delicati, e dal 1901 lo chiamarono ad ammantarsi della porpora cardinalizia, mentre già come Sostituto coadiuvava il celebre Segretario di Stato, cardinale Mariano Rampolla del Tindaro.<br /> <br /><br /><i><b>Una vita dedita alla studio…</b></i><br /><br />Mons. Tripepi era noto nel mondo letterario e scientifico per la vasta erudizione e l’acuto ingegno. Fu autore di circa duecento opere di carattere teologico, morale, storico e apologetico, scritte oltre che in italiano, anche in latino, greco, francese, inglese, ebraico e tedesco (tante erano le lingue che conosceva).<br /><br />Una delle sue prime opere, una raccolta di sonetti latini e greci dal titolo L’arpa d’un calabro, pubblicata nel 1866, fu tradotta in 30 lingue e lo fece conoscere anche fuori dai confini d’Italia.<br /><br />Venuto a Roma giovane e avendo studiato con grandi sacrifici economici, conseguì la laurea in Scienze Sacre ed Ecclesiastiche all’Università Gregoriana, e la laurea in Diritto Canonico e Civile presso l’Università Lateranense.<br /><br />Fu fondatore e direttore di una rivista quindicinale di apologetica, Il Papato, pubblicata dal 1875 al 1889 e raccolta in 42 volumi di 800 pagine ciascuno, in cui il dotto porporato si impegnò per la difesa del Papato e del potere temporale, raccogliendo da tutti i rami dello scibile umano le testimonianze atte a glorificare la grandezza e l’importanza millenaria della Chiesa Cattolica.<br /><br /> <br /><i><b>… e al servizio alla Chiesa</b></i><br /><br />All’età di trentatré anni Pio IX gli offrì un vescovato in Calabria ma a quella proposta monsignor Tripepi rispose ringraziando e pregò di non essere allontanato dai suoi amati studi in Roma.<br /><br />Da allora il Papa lo tenne in maggiore considerazione e la vita di Tripepi è stata un susseguirsi di incarichi e di nomine sempre più prestigiose: consultore della Sacra Congregazione dell’Indice nel 1879 e canonico della Basilica di S. Giovanni in Laterano, fu nominato nel 1882 Prelato Referendario di Segnatura e Prelato Domestico; nel 1884, Segretario della Commissione Cardinalizia per gli Studi Storici; nel 1885 canonico del Capitolo di San Pietro in Vaticano; nel 1892 fu nominato Prefetto dell’Archivio Vaticano, che aprì, per primo, alla cultura mondiale; nel 1894, segretario della Congregazione dei Riti; nel 1896 Sostituto alla Segreteria di Stato; fu inoltre Prefetto della Sacra Congregazione delle Indulgenze e Segretario della Cifra; Direttore deL’Osservatore Romano e Presidente della Pontificia Accademia di Religione Cattolica.<br /><br />Il 15 aprile 1901, Papa Leone XIII lo creò Cardinale dell’ordine dei diaconi, titolare di S. Maria in Domnica.<br /><br />In precedenza era stato anche ablegato pontificio in Portogallo, incaricato di portare la berretta cardinalizia per il vescovo di Oporto, Americo Ferreira dos Santos Silva, il primo giugno 1879.<br /><br />L’Osservatore romano del 18 giugno descrisse le accoglienze trionfali riservate all’ablegato del Papa, in Spagna prima e in Portogallo poi, in riconoscimento della vasta cultura, della quale era portatore, già nota in buona parte del mondo cattolico sia europeo che latino-americano.<br /><br />In quel trionfale viaggio Tripepi ebbe in dono dalla Regina Maria Cristina di Spagna un calice d’oro tempestato di preziosi, con quattro maioliche raffiguranti i quattro evangelisti, calice d’inestimabile valore che mons. Tripepi, nel giorno della sua elevazione alla porpora – 15 aprile 1901 – mandò alla chiesa parrocchiale di Cardeto, “diletto paese natìo”.<br /><br />Egli, infatti, non cessò mai di dichiarare un grande, filiale affetto per “Cardeto mia patria”, gli dedicò molti dei suoi scritti, destinò ai bisognosi, in varie occasioni, parte delle sue sostanze. A Cardeto voleva essere sepolto, ma il suo desiderio poté realizzarsi solo ottantasette anni dopo la sua morte, ed oggi i suoi resti riposano nella sospirata sepoltura a Mallemace di Cardeto, vicino alla Madonna Assunta e vicino alla madre, che giace accanto all’altare del piccolo santuario.Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-82959808222483760762013-04-29T20:13:00.000+02:002013-04-29T20:13:21.519+02:00FONDAZIONE DELLA COMMENDA DELL'ORDINE DI MALTA A REGGIO (1644)<table class="contentpaneopen" style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; width: 774px;"><tbody>
<tr><td class="contentheading" style="color: #690000; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 16px; text-transform: uppercase;" width="100%"></td><td align="right" class="buttonheading" width="100%"><br /></td><td align="right" class="buttonheading" width="100%"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Nel raduno della “Veneranda Lingua d'Italia”, tenuto a Malta il 22 aprile 1643, il commendatore fra' Carlo Aldobrandini con licenza del Gran Maestro Giovan Paolo Lascaris Castellar comunicò che il canonico e tesoriere della cattedrale di Reggio Abate Lelio Furnari Monsolino di 72 anni, il quale aveva ricevuto solo gli ordini minori, per la sua “somma devozione verso la Religione Gerosolimitana” si proponeva di fondare a Reggio una commenda col reddito annuo di 500 ducati da beni stabili e capitali, il cui valore ascendeva a 12 mila ducati. La particolare devozione del canonico verso l'Ordine Gerosolimitano era motivata anche dal fatto che in essa avevano militato i fratelli Giuseppe e Paolo e il nipote Carlo.<br /><br />Nell'assemblea furono pure esposte le condizioni stabilite dal Furnari.<br /><br />Suo nipote Nicolò, di anni 25, doveva essere ricevuto come cavaliere per grazia “senza far prove né pagare passaggio” e doveva essere nominato primo commendatore. Il fondatore si riservava il diritto di nominare altri due successori al nipote Nicolò Monsolino col diritto di essere pure accolti come cavalieri e commendatori. Dopo la morte di Nicolò e dei suoi successori la “Lingua d’Italia” avrebbe potuto disporre liberamente sull'assegnazione della Commenda.<br /><br />La “Venerabile Lingua” accolse la proposta della fondazione e nominò commissari fra Pietro Salonia e fra Antonino Carafa con l'incarico di esaminarla e di riferire il loro parere. Delegò pure come procuratori i fratelli Girolamo Marulli e Carlo Gattola col compito di recarsi a Reggio per visitare i terreni assegnati in dotazione e di fare una relazione sulla loro consistenza.<br /><br />In una successiva assemblea tenuta il 28 maggio 1643 i due procuratori esposero i risultati della loro visita con la stima dei beni. Il giardino sito a Gallico in contrada Scacchieri valeva 2.417 ducati. Pure a Gallico un altro giardino in contrada Sant'Antonio aveva il valore di 327 ducati. In esso vi era una torre con tre abitazioni sovrapposte, circondate da un muro e adibite alla lavorazione della seta, il cui valore ascendeva a 700 ducati. Un altro fondo in località Malavendi valeva 627 ducati e un'altro stimato 105 ducati era in contrada Fornace. Nel giardino di<b> Cardeto</b>, chiamato Serra, vi erano gelsi, olivi, viti e alberi fruttiferi. Il suo valore ascendeva a 2.996 ducati con una rendita annua di 254 ducati. In esso vi erano due case per allevare i bachi da seta e una torre con tre camere sovrapposte. Le due case valevano 80 ducati e la torre 130. Vicino alla torre vi era un “battitoio” o “battibanderi” per ripulire gli erbaggi e la seta. Nel giardino in contrada Cesis vi erano piante di agrumi, gelsi e alberi fruttiferi. In esso vi erano una torre e una casa circondata da muro e con tre ambienti nei quali venivano allevati dei bachi da seta. Il valore della casa era di 1.620 ducati e il reddito annuo ascendeva a 92 ducati.<br /><br />Il palazzo di Reggio con cortile e pozzo d'acqua aveva due porte che si aprivano una sulla piazza di San Nicola e l'altra sulla piazza della Madonna del Carmine. Nel pianterreno vi erano sette camere, la dispensa e un posto per la carrozza. Nel piano superiore vi erano cinque camere e un corridoio e sopra di esso era costruita un’altra camera. Il valore del palazzo ammontava a 2.700 ducati e l'affitto annuo fruttava 120 ducati.<br /><br />Sopra alcuni terreni gravavano degli oneri. Dal reddito del giardino di<b> Cardeto</b> si dovevano detrarre 6 ducati a beneficio dell’abbazia di Santa Maria di Trapezometa e altri 20 dai frutti di un mulino sito nella stessa località. All'altare di San Silvestro nella chiesa di San Nicolò andavano 11 ducati ricavati dal reddito di un giardino di Gallico. Altre somme furono assegnate sopra censi. Giustino Dionisio di<b> Cardeto</b> doveva versare 20 ducati l’anno per un mulino che aveva acquistato per 200 ducati dall’abate Monsolino con atto del notaio Giovan Cola di Sant’Agata. Giambattista e Marzio Barreca di Reggio erano soggetti al pagamento di l5 ducati l’anno per il prestito di 150 ducati registrato con un atto del notaio Annibale Grandazzo. Sui beni di Diego Borrello di Sambatello del valore di 200 ducati gravava un censo di 20 ducati l’anno come risultava dagli atti dello stesso notaio.<br /><br />I beni mobili inclusi nella donazione comprendevano tessuti pregiati, mobili, argenteria e quadri. Fra i tessuti figuravano numerose coperte di seta, raso e damasco ornate con frange e drappi per porte e finestre, di cui uno ornato con lo stemma gentilizio dei Monsolino. Tra i mobili furono elencati dei padiglioni lignei costruiti a copertura dei letti e ornati con tendine di seta e damasco, sei sedie rivestite di velluto e sei di pelle, uno scrittorio e una credenza di noce. Facevano parte dell'argenteria una brocca d’argento dorato con bacile del valore di 130 ducati, due bacili, due boccali con due sottocoppe stimati 220 ducati, una sottocoppa con un vaso e un bicchiere d'argento di 70 ducati, una saliera, una zuccheriera e un vaso per il pepe del valore di 100 ducati e due candelieri d’argento, la cui stima ascendeva a 70 ducati.<br /><br />Nell’elenco dei quadri figuravano i ritratti del re Filippo IV di Spagna, del Granduca di Toscana, del cavaliere Monsolino, di Gran Maestri dell'Ordine di Malta e di altri personaggi. In una tela era dipinto un paesaggio. I quadri di soggetto religioso comprendevano il Figliol Prodigo, otto Santi eremiti, Sant'Antonio di Padova, Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio.<br /><br />La relazione presentata dai commissari don Pietro Salonia e don Antonino Carafa fu esaminata dai procuratori fra Giacomo Marulli e fra Carlo Gattola. Essi dichiararono d'avere incontrato delle difficoltà perché non constava con quali titoli l’abate Furnari godesse della proprietà dei beni. Era perciò necessario soprassedere in attesa anche che Baldassare D’Amico, procuratore di Livia Geria, erede di Livia Serignano, rendesse conto dell’amministrazione perché la detta Livia aveva avuto come tutore l’abate, dal quale pretendeva quanto le spettava della propria eredità.<br /><br />L'abate chiari la situazione dichiarando che si era rivolto più volte a Livia Geria per rendere i conti, ma essa si era sempre rifiutata. Egli era stato tutore solo per 33 giorni e non si era potuto accertare dell’esatta rendita della defunta Livia Serignano. Il vicario generale di Nicotera aveva fissato il valore dei beni in 2.000 ducati provenienti dalla vendita di 1.700 pecore e 70 mucche e la somma era stata consegnata a Livia Geria. L’abate teneva ancora in consegna alcuni gioielli d'oro e d’argento del valore di 632 ducati e si riteneva in obbligo di custodirli fino a quando la Geria non avrebbe soddisfatto i suoi doveri verso di lui.<br /><br />L’abate espose anche il suo diritto sulle altre proprietà. Metà del giardino di<b> Cardeto</b> gli era pervenuta per successione del capitano Agostino Monsolino e l’altra metà per rinuncia dell’erede Laudamia Monsolino, sorella di Agostino. Il giardino in contrada Ceci era toccato alla suddetta Laudamia come parte dell’eredità paterna era stato poi ceduto in usufrutto al fratello capitano Giambattista, che alla sua morte l’aveva lasciato all’abate.<br /><br />Di un giardino sito a Gallico fu presentato l’atto di acquisto e d’un altro nella stessa località fu mostrato lo strumento di donazione fatto da Livia Corni. Il giardino in contrada Malavendi l'aveva acquistato da Giovanni Domenico Michelotto. Il palazzo di Reggio era stato donato da Laudamia Monsolino al fratello capitano Agostino col peso di 40 ducati l’anno e dopo la sua morte era stato ceduto all’abate senza alcun onere di pagamento. Il possesso dei censi era dimostrato dalla documentazione aggiunta.<br /><br />Contro l’abate fu presentata un’altra istanza da Ottavio Melissari, marito di Giulia Geria, il quale aveva inviato un testamento del 1612 a conferma del lascito di un giardino a Gallico fatto da Scipione Monsolino a beneficio del nipote Diego Strozzi.<br /><br />Durante l'assemblea della “Venerabile Lingua d'ltalia” tenuta il 16 gennaio 1644 sotto la presidenza dell'ammiraglio Pietro Anselmi il commendatore Pietro Salonio e il cavaliere frà Francesco D'Afflitto riferirono intorno ad altri litigi e pretese sorti dopo la donazione. Laudamia Monsolino, erede dell'abate, aveva presentato un ordine emesso dal vescovo di Gerace ad istanza del procuratore fiscale della Camera Apostolica affinché venissero esaminati alcuni testimoni per conoscere se l’abate aveva fatto dei negozi illeciti e che cosa aveva disposto a favore dei figli spuri.<br /><br />Contro la donazione protestarono pure, per mezzo del notaio Silvestro Raucio, Giulia Geria che aveva preso possesso del giardino sito in contrada Cesis, il marito Ottavio Melissari e fra Domenico Barone. Fu però verificato che i giardino era stato di proprietà di Laudamia Furnari, la quale aveva fatto donazione al fratello abate con l’onere di provvedere al suo mantenimento.<br /><br />Altra questione riguardava il giardino di<b> Cardeto</b>, già proprietà del defunto Matteo Monsolino. Nella divisione dell'eredità una parte era toccata al capitano Agostino Monsolino e si pretendeva che essa spettasse agli eredi Domenico, Ippolita, Anna, Maddalena e Giovanni. In contrario fu presentato un decreto della Corte di Sant’Agata col quale era stato revocato il possesso agli eredi di Agostino Monsolino a favore di Laudamia, erede dell’abate. Contro le accuse di Giulia Geria e del marito Ottavio Melissari l’abate dimostrò pure che da 40 anni possedeva i beni siti a <b>Cardeto</b> e il giardino in contrada Cesis.(??)<br /><br />A conclusione di tutte le prove, che documentavano il legittimo possesso dei beni, i commissari don Pietro Salomia e fra Francesco D'Afflitto giudicarono accettabile la donazione e chiesero che venisse confermata dal Gran Maestro e dalla Santa Sede. Era pure necessario inviare un cavaliere a Reggio per stipulare l'atto notarile. Fatta la votazione a scrutinio segreto fu incaricato di prendere il possesso dei beni fra Federico Gotto, ricevitore di Messina, per mezzo dei procuratori fra Girolamo Marulli e fra Euclide Bava.<br /><br />La delega fu sottoscritta a La Valletta nell’isola di Malta il 30 gennaio 1644. A conferma del diritto di possesso furono consegnati ai delegati l’atto di donazione fatto dall’abate e rogato dal notaio Annibale Grandazzo il 22 agosto 1643 e l’atto di rinuncia della nipote Laudamia Monsolino fogato dal notaio Livio Laganà il 19 novembre dello stesso anno.<br /><br />Il nuovo e definitivo atto di donazione fu stipulato a Reggio dal notaio Livio Laganà il 18 febbraio 1644 e venne sottoscritto dall'abate e dalla nipote col consenso e l'autorità del consanguineo Diego Strozzi.<br /><br />Conforme alle condizioni poste dall’abate il nipote Nicolò Monsolino fu accolto come cavaliere dell’Ordine e venne investito del possesso della Commenda con l’obbligo di versare ogni anno al “Comun Tesoro” 40 ducati e di apportare tutti i miglioramenti possibili ai beni terrieri. Lo stesso Nicolò e tutti i successori nella Commenda ogni anno nelle feste di San Giovanni Battista e di San Nicolò dovevano cantare i vesperi e far celebrare una messa nella chiesa della Commenda. Essi godevano inoltre di tutte le prerogative, privilegi e indulti concessi ai commendatori dalla Santa Sede, dagli imperatori e dai principi cristiani.<div>
<br /></div>
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<br /><table class="contentpaneopen" style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; width: 774px;"><tbody>
</tbody></table>
</div>
Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-69689697154741642442013-04-19T20:04:00.001+02:002013-04-19T20:04:14.001+02:00Le donne di Cardeto nel 1860"......Fu lui ad assumere una balia per la neonata. Su consiglio del gruppo di soccorso, la fece arrivare da Cardeto, dove le donne, d'origine greca, erano famose per la loro bellezza e vigoria. Le cardòle erano ricercate come nutrici per figli delle famiglie ricche del circondario di Reggio, che le nutrivano senza badare a spese poiché "latte e miele dal mangiare viene". Robuste, ben nutrite, nel costume caratteristico: la gonna verde, il corpetto rosso aperto sul petto ed allacciato da un cordone coi puntali di rame, le maniche tagliate al gomito da cui uscivano gli sbuffi della camicia bianca trattenuta da nastrini rossi o azzurri e la bianca tovaglietta di pizzo appuntata sui capelli corvini legati stretti in una crocchia, venivano esposte alla curiosità dei vicini e dei parenti per ottenere rispetto........"<br />
<br />
Don Filippo Lupinacci di Chiara ProveraFrancesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-12108839252752196962012-12-18T14:17:00.001+01:002012-12-18T14:17:52.950+01:00Per non dimenticare chi siamo!!<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; text-align: left;">"....i paesi lungo il percorso si spopolano, e vi rimangono soltanto i vecchi; le piazze dei paesi di passaggio vedono i cortei che vanno in su, gente d’ogni condizione tutta insieme, con quello che accompagna il Calabrese, l’asino, il mulo, la zampogna, l’organetto, il piffero, che fanno tutti insieme una musica che pare un rovello. Su questa ballano uomini e donne. Dico che alcuni, specie le ragazze, fanno voto di ballare per tutta la strada. Questo bisogna lasciarlo fare alle donne del villaggio di Cardeto, dove menano le gambe fin da piccole e non si stancano mai."</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; text-align: left;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; text-align: left;">Gente in Aspromonte - Corrado Alvaro</span>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-51929544100382854092012-05-15T14:07:00.000+02:002013-04-20T08:59:42.860+02:00IN RICORDO DI DOMENICO FORTUGNO (U zi Micu)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/nNds48hwxHQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
Posto questo bellissimo e toccante video realizzato dal prof. Maurizio Marzolla!!Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-999794935294253502012-05-15T14:05:00.000+02:002012-05-15T14:05:06.480+02:00IL PRESEPE VIVENTE A CARDETO (dicembre 2011 - gennaio 2012)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/skpBnBQfOZA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-62208508270532571722010-09-22T14:47:00.000+02:002010-09-22T14:48:06.108+02:00Giochi della Vallata - Prima Edizione<div id="colcx"> <div class="clear"><h3 class="articlesubjectarticle">Domenica 26 Settembre 2010, piazza Municipio di Gallina (RC) - XIV Circoscrizione in collaborazione con Associazione "EsistiAMO"</h3><div class="clear"> <strong><br />Alla riscoperta di antichi mestieri e tradizioni</strong></div><div class="articlebodyarticle"><p> </p> <p> <strong>La XIV Circoscrizione in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “EsistiAMO”, nell’ambito della manifestazione denominata “La Vallata del Sant’Agata - Alla riscoperta di antichi mestieri e tradizioni</strong>”, organizza la <strong>prima edizione dei “Giochi della Vallata”</strong>, <strong>che si terranno Domenica 26 Settembre 2010</strong>.</p> <p>La conferenza stampa di presentazione è fissata Giovedì 23 settembre alle ore 17.00, presso la sala consiliare della stessa Circoscrizione.</p> <p> <strong>Nella splendida cornice della piazza Municipio di Gallina,</strong> che per l’occasione tornerà ad essere un piccolo villaggio feudale, <strong>le squadre rappresentative delle frazioni del circondario (Arangea, Armo-Puzzi, Cardeto, Cataforio, Gallina, Mosorrofa, San Salvatore e San Sperato)</strong> <strong>saranno coinvolte in un appassionante sfida che li porterà a contendersi il titolo di “Borgo della Vallata” per l’anno 2011.</strong><br />Tutte le prove nelle quali le squadre saranno impegnate sono una trasposizione ludica di episodi realmente accaduti nella storia di “Motta Sant’Agata”. E così, partendo dall’invasione dei musulmani, poco prima dell’anno mille, in un’emozionante successione di eventi si rivivranno la disputa tra Angioini e Aragonesi per la supremazia sul territorio, il passaggio della città sotto la protezione del papa, la tentata invasione dei turchi, il terribile terremoto che distrusse Sant’Agata.<br />Tante sfide che coinvolgeranno dall’inizio alla fine i partecipanti di tutte le età, dato che le squadre saranno composte da bambini delle elementari, ragazzi delle medie, giovani dei superiori e adulti, per rimarcare il significato del gioco quale strumento per coinvolgere e far divertire tutte le generazioni.<br />All’aspetto ludico si affiancherà poi quello relativo all’ambientazione, nel quale si faranno rivivere le botteghe dei mestieri che un tempo erano diffusi sul territorio e, più in generale, nel periodo medievale.<br /><strong>La cerimonia di apertura è prevista Domenica 26 alle ore 17.00</strong> con una sfilata di tutte le squadre che si posizioneranno nelle rispettive postazioni. Ogni squadra sarà accompagnata da un gonfalone, da una mascotte e da una coppia abbigliata in abiti d’epoca; quest’ultima parteciperà ad una speciale competizione che, attraverso il contributo di una giuria tecnica, determinerà i vincitori del titolo “Modelli dal Medioevo”.</p> <p>Questi sono gli ingredienti di una giornata densa di avvenimenti, che si propone, senza grandi pretese, attraverso il gioco, di rivivere la tradizione secolare di un territorio, quello della “Vallata del Sant’Agata”, affascinante e misterioso, con la convinzione di riuscire anche noi, come altre ed importanti realtà associative dei borghi interessati, a dare un piccolo contributo per rendere ancor più ricco il patrimonio storico inestimabile di Motta Sant’Agata.<br /></p> </div><br /></div> </div>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-79821831724296593022010-09-22T14:44:00.000+02:002010-09-22T14:45:01.913+02:00Nota del Comitato Vallata del Sant'Agata<p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-style: italic;">da strill.it</span><br /></p><p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><br /></p><p style="margin: 0cm 0cm 0pt;">Dopo l’esordio a Cardeto di presentazione del “Comitato Vallata del S. Agata” è stato intrapreso un percorso di incontri mirati. A inizio estate ha avuto luogo un incontro con gli esponenti della Provincia e dell’Amministrazione Comunale di Cardeto per la manutenzione della strada che collega Reggio Calabria a Cardeto per i tratti di propria competenza.</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"> </p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;">Successivamente abbiamo incontrato i dirigenti della Società “So.Ri.Cal” per conoscere lo stato dei lavori relativi alla costruenda centrale idroelettrica e al relativo collegamento stradale, inoltre, non essendo possibile utilizzare nel nostro territorio l’acqua proveniente dalla diga, la suddetta Società ha proposto un progetto alternativo che sarà formalizzato durante l’incontro con gli enti interessati.</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;">Il 15 settembre c.a. siamo stati ricevuti dal Sindaco del Comune di Reggio Calabria, al quale sono stati evidenziati alcuni interventi prioritari: la messa in sicurezza della strada di S. Salvatore dov’è in atto un dissesto idrogeologico da valutare in tempi stretti; la manutenzione della suddetta strada di competenza del Comune di Reggio Calabria. Allo stesso Sindaco è stata chiesta la disponibilità ad un incontro collegiale tra gli enti competenti (So.Ri.Cal, Enel, Comune di Cardeto, Comune di Reggio Calabria, Provincia di Reggio Calabria), per una sinergia comune, per lavorare ad una strada alternativa sul torrente S. Agata usufruendo del tratto già in parte realizzato per la centrale elettrica.</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;">Il Dott. Raffa si è impegnato per il tratto di competenza del Comune di Reggio Calabria, alla manutenzione della strada, dimostrando attenzione sul dissesto idrogeologico di S. Salvatore e disponibile all’incontro con gli altri enti che il Comitato sta già programmando, in particolare con la XII Circoscrizione che si terrà nei prossimi giorni.</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;" class="MsoNoSpacing"> </p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"> </p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;" class="MsoNoSpacing"> </p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"> Il Presidente</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"> G. Mandolillo</p>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-35510833920515455012010-08-05T16:48:00.000+02:002010-08-05T16:49:09.798+02:00CARDETO: LUGLIO 1954 LA VISITA DI ALAN LOMAX<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf_I_OS0MCm9xlOgo3TqN1E7dIPna7PH4y6oHovoQRnbPXyrr6jFcg_7HH4DLOfGmjhEpL2KXAa-oyZxWNa0H5DeG5q51iXmcchuLQHI07jh14Om53Li3Dn_1gaBSMcyAssfzXpkGUMMA/s1600/ccardeto+54.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 135px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf_I_OS0MCm9xlOgo3TqN1E7dIPna7PH4y6oHovoQRnbPXyrr6jFcg_7HH4DLOfGmjhEpL2KXAa-oyZxWNa0H5DeG5q51iXmcchuLQHI07jh14Om53Li3Dn_1gaBSMcyAssfzXpkGUMMA/s200/ccardeto+54.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501937215125164162" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYRDAj-b2vaOhqc5bgyE2Ef691GAyeQzbAQ9ULeSwx-SiEhIyWx6h0IheZszL7Yilj7WxItsZghVOkdGCiNiQhxY_SlaYjIniW0p785n50_l-iLuYj3WX1lrObUzxqOl53Qg8iGq8RJwQ/s1600/cardeto+54o.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYRDAj-b2vaOhqc5bgyE2Ef691GAyeQzbAQ9ULeSwx-SiEhIyWx6h0IheZszL7Yilj7WxItsZghVOkdGCiNiQhxY_SlaYjIniW0p785n50_l-iLuYj3WX1lrObUzxqOl53Qg8iGq8RJwQ/s200/cardeto+54o.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501937114955811426" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf_DYgIgdRRs9c2A5hVJPZ4D-RkOGtbPtnW7iazgq_pIoxOGpnmHEKsUAYWjPgHT2cot8pyyQoeDVz6i6v6u79KCd4VBQAYmLk7elyEis3vqfkQCjSVC2kK9PKbwFW5q444SNQQjn2o1o/s1600/cardeto+54n.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf_DYgIgdRRs9c2A5hVJPZ4D-RkOGtbPtnW7iazgq_pIoxOGpnmHEKsUAYWjPgHT2cot8pyyQoeDVz6i6v6u79KCd4VBQAYmLk7elyEis3vqfkQCjSVC2kK9PKbwFW5q444SNQQjn2o1o/s200/cardeto+54n.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501937026835120722" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTngU_DKN-tq5TflfDneIJoVJMcE1uCo34CrDyTZZz4kIS7LhdFyLD4jWl-6Uk7J_ot7w-hgt8hxaM7w7AvSo71E9ame1iDrLGIKfMPTVs63a2ihgM4r6ECMI_-tv8S2NAsM3Ym74-wzQ/s1600/cardeto+54m.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTngU_DKN-tq5TflfDneIJoVJMcE1uCo34CrDyTZZz4kIS7LhdFyLD4jWl-6Uk7J_ot7w-hgt8hxaM7w7AvSo71E9ame1iDrLGIKfMPTVs63a2ihgM4r6ECMI_-tv8S2NAsM3Ym74-wzQ/s200/cardeto+54m.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936927700387170" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTlIHlkTMctxyPKOtpuP__JI6800DIT2YltQ9n1TJMIUNknqWkytowCzAXzz4JF1Vtk0ni0pNaAVcnGeiIon7r9bcG2DMojXfTfYnEVpdA6W61NDUG7Zx02kREdNm3PjH9D0WM013yTeo/s1600/cardeto+54l.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTlIHlkTMctxyPKOtpuP__JI6800DIT2YltQ9n1TJMIUNknqWkytowCzAXzz4JF1Vtk0ni0pNaAVcnGeiIon7r9bcG2DMojXfTfYnEVpdA6W61NDUG7Zx02kREdNm3PjH9D0WM013yTeo/s200/cardeto+54l.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936828619744562" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUG16gZt88EG_jDBcikoSOZHJK_zBEHQloQhyphenhyphenGaFioTIbgejE1uQAG0-bnfD0noCt4_plfUn-_PQ-WOMNHplr46nJQ8SwBj4V6HcmJf8PbqRrQqCuxDw_DZbWXxuAfIkAuS0Op0RL2Jxc/s1600/cardeto+54i.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 135px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUG16gZt88EG_jDBcikoSOZHJK_zBEHQloQhyphenhyphenGaFioTIbgejE1uQAG0-bnfD0noCt4_plfUn-_PQ-WOMNHplr46nJQ8SwBj4V6HcmJf8PbqRrQqCuxDw_DZbWXxuAfIkAuS0Op0RL2Jxc/s200/cardeto+54i.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936752578107986" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMxQTL5AVWSUj77QqYjn-za2y8IdbRIXlttYAF65zqIhx-qiywGUGtzJ5KCJf1opTUrNd_VxKKHoYHZB-E6-uLIOZF-Dto3S_RFmiBvhzz_X0FjL6nuRs-z1ycflfoqgRrDUgki2HFOGI/s1600/cardeto+54h.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 135px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMxQTL5AVWSUj77QqYjn-za2y8IdbRIXlttYAF65zqIhx-qiywGUGtzJ5KCJf1opTUrNd_VxKKHoYHZB-E6-uLIOZF-Dto3S_RFmiBvhzz_X0FjL6nuRs-z1ycflfoqgRrDUgki2HFOGI/s200/cardeto+54h.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936694037120738" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsUV3tIz1ngfCvlMcBAFZpBnQ59bDodZS4N9ahTnv2-DGS9EWDZn8oEDcTU0fovVs_eW7la1uElMpWBCPM8aUZ78Srkw4vTZ7i4WJUDFNBnAs1YctbFAVfer-pvPEVf7h4t3FcKDoImog/s1600/cardeto+54f.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsUV3tIz1ngfCvlMcBAFZpBnQ59bDodZS4N9ahTnv2-DGS9EWDZn8oEDcTU0fovVs_eW7la1uElMpWBCPM8aUZ78Srkw4vTZ7i4WJUDFNBnAs1YctbFAVfer-pvPEVf7h4t3FcKDoImog/s200/cardeto+54f.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936599557676002" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvJOVszYMumzyZIe_X6RkYKlTeR3gvtHKQjyVswPiCTz9vpuHsVX8frcv-5T4TW9h3CDZNmhD4GmsH5_voB5ydrsG06nLXTc0Gwaf2FMyL2Fty1l_NhYUWNKk5gdgAZW8NL4L3Q1NOHCk/s1600/cardeto+54d.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvJOVszYMumzyZIe_X6RkYKlTeR3gvtHKQjyVswPiCTz9vpuHsVX8frcv-5T4TW9h3CDZNmhD4GmsH5_voB5ydrsG06nLXTc0Gwaf2FMyL2Fty1l_NhYUWNKk5gdgAZW8NL4L3Q1NOHCk/s200/cardeto+54d.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936518525311810" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguV0l9o0iz2JN43u7f_XFaF1Gq0ark0nftXHqdB8j4w79qh2HljjbftTVfkgMp9Z2c7bdvK63gWX4LxcTvZbuZzBZG9CrLX4Spo6KusJxGAzPfjA1yXyRcrTmpuizSmp46ev0LwadaliI/s1600/cardeto+54c.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguV0l9o0iz2JN43u7f_XFaF1Gq0ark0nftXHqdB8j4w79qh2HljjbftTVfkgMp9Z2c7bdvK63gWX4LxcTvZbuZzBZG9CrLX4Spo6KusJxGAzPfjA1yXyRcrTmpuizSmp46ev0LwadaliI/s200/cardeto+54c.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936443482083426" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkNA-O0XyzG9HzkA-0J1-b7l6vx8B0HFaoRCWOX0FChPxKHDzQR5uzdqOALN5uLAwGqF-4TcLHDMq2aMTcCwBGvEaBA3cCNO2su20ffBKSmoCQKUXtpLwgQhxH_Ema8gDYDgc0UR9FLxw/s1600/cardeto+54b.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkNA-O0XyzG9HzkA-0J1-b7l6vx8B0HFaoRCWOX0FChPxKHDzQR5uzdqOALN5uLAwGqF-4TcLHDMq2aMTcCwBGvEaBA3cCNO2su20ffBKSmoCQKUXtpLwgQhxH_Ema8gDYDgc0UR9FLxw/s200/cardeto+54b.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936370946105346" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvmVfsBqJ_54sZBJwGLali9HWSDF9vbKvR8iNg03iHaeL3qjBTvmBQtanbw9j0jLmTrOK3y1HdZHz5DA71xREiw_KhAq9NMEkpni-KX7WjCZtMuwSS2OV77D8zbihT2piZtab7D-ZBIqI/s1600/cardeto+54a.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 135px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvmVfsBqJ_54sZBJwGLali9HWSDF9vbKvR8iNg03iHaeL3qjBTvmBQtanbw9j0jLmTrOK3y1HdZHz5DA71xREiw_KhAq9NMEkpni-KX7WjCZtMuwSS2OV77D8zbihT2piZtab7D-ZBIqI/s200/cardeto+54a.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501936289496343394" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">le foto sono state scattate da Alan Lomax. Purtroppo non si conoscono i nomi di questi volti. Sarebbe gradito il vostro aiuto!!!</span>Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-43810805580529771372010-06-29T14:13:00.004+02:002010-06-29T14:22:44.756+02:00BANKITALIA: CALABRIA; IN CALO PIL, OCCUPAZIONE, FATTURATO IMPRESE<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-3XknmyThczpwwo9GBPKwZHYi06gP6TViRzHHJe6N_qXhd77wS5h4mce_FDhR0B9qKovWmfBeDLEb72QOAwP6wm9_Tzj52tp2LyPd3tZYuLv3NY8aYefG5ZzF3neh_a2_HokdTw77osA/s1600/calabria.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 139px; height: 139px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-3XknmyThczpwwo9GBPKwZHYi06gP6TViRzHHJe6N_qXhd77wS5h4mce_FDhR0B9qKovWmfBeDLEb72QOAwP6wm9_Tzj52tp2LyPd3tZYuLv3NY8aYefG5ZzF3neh_a2_HokdTw77osA/s200/calabria.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488169893109018242" border="0" /></a>(AGI.it) - Catanzaro, 28 giu. - Calo del prodotto interno lordo accompagnato da una contrazione dell'occupazione e del fatturato delle imprese. Sono questi i dati salienti della relazione sull'economia della Calabria elaborata dalla Banca d'Italia, presentata nel pomeriggio a Reggio Calabria e anticipata alla stampa questa mattina a Catanzaro dai vertici regionalid ell'istituto d'emissione. Secondo quanto emerso, il prodotto interno lordo e' sceso, nel 2009, del 5,5% secondo Prometeia e del 3,3% secondo Svimez; il fatturato delle imprese ha perso l'11,2%, mentre l'occupazione l'1,5%. "La crisi economica e finanziaria - si legge nello studio di Bankitalia - ha continuato a produrre effetti rilevanti sull'economia regionale, con la fase recessiva iniziata l'anno precedente che ha raggiunto il suo apice nella prima meta' dell'anno e ha riguardato tutti i settori produttivi". "Riteniamo che diffondendo questi dati possano essere utili anche al cittadino, il quale potra' essere piu' consapevole della situazione economica reale" ha detto il vice direttore della sede regionale della Banca d'Italia, Lucio Colluce. "Nello specifico, nell'industria il settore manifatturiero ha subito la fase piu' acuta della crisi nel primo trimestre dell'anno, mentre il livello degli ordini e della produzione e' lievemente migliorato nei mesi successivi. "Il grado di utilizzo degli impianti si e' notevolmente ridotto e gli investimenti sono diminuiti. Anche il settore delle costruzioni - ha evidenziato Giuseppe Marinelli del nucleo interno di Banca d'Italia che ha redatto lo studio - ha risentito in maniera accentuata della avversa congiuntura economica, soprattutto con una forte contrazione del livello di attivita' del mercato immobiliare e delle opere pubbliche". Nel terziario il valore delle vendite del commercio al dettaglio e' diminuito, in particolare per effetto del calo della distribuzione alimentare. Anche le presenze turistiche hanno registrato una contrazione, con un meno 1%, che ha riguardato principalmente i vacanzieri italiani. Nel settore dei trasporti tiene un segno positivo l'aeroporto di Lamezia Terme (+9,5%) con perdite per quelli di Reggio Calabria (-42,1%) e Crotone (-5%), cosi' come si e' registrato un notevole arresto per l'attivita' di transhipment del porto di Gioia Tauro. Scende anche l'andamento del settore agricolo, con una forte contrazione delle produzioni di olive e cereali. Complessivamente, il 74,3% delle imprese ha diminuito gli investimenti nel corso del 2009, con una tendenza simile nella prima parte dell'anno in corso. Rispetto al mercato del lavoro, il tasso di occupazione in eta' lavorativa si e' ulteriormente ridotto. L'occupazione, sostiene Banca d'Italia, "e' diminuita a causa della contrazione nei settori dei servizi non commerciali e delle costruzioni".<br /> <br /> Il calo piu' sensibile ha riguardato la componente del lavoro autonomo, ammortizzato da un maggiore ricorso alla Cassa integrazione. Diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione, soprattutto si e' accentuata l'uscita di soggetti dal mercato del lavoro, con un divario con la media nazionale, nell'ambito della partecipazione al mercato del lavoro, che e' particolarmente ampio tra i giovani e per le donne. Resta tra le piu' elevate in Italia, la quota di lavoro sommerso. In un periodo di crisi economica mondiale, nel corso del 2009 i prestiti erogati dagli intermediari bancari hanno ulteriormente rallentato rispetto all'anno precedente, ma hanno mantenuto un tasso di crescita superiore alla media nazionale. "Nei primi mesi del 2010 - ha dichiarato Marinelli - il ritmo di espansione dei prestiti si e' attestato su livelli analoghi a quelli della fini dell'anno precedente". Il credito erogato alle imprese e' diminuito a causa sia della minore domanda di finanziamenti sia della maggiore cautela delle banche nell'erogazione del credito.<br /> Secondo le risposte degli intermediari rilevati nell'indagine della Banca d'Italia, "la contrazione della domanda e' riconducibile al forte ridimensionamento dell'attivita' di investimento da parte delle aziende". La contrazione della spesa per il consumo di beni durevoli e dell'attivita' nel mercato immobiliare ha influito sulla domanda di prestiti da parte delle famiglie. Nonostante questo, li prestiti alle famiglie, pur avendo decelerato per tutto il 2009, sono cresciuti a ritmi piu' sostenuti rispetto alla media nazionale e hanno invertito la tendenza decrescente negli ultimi mesi dell'anno. "La qualita' del credito - ha concluso Marinelli - gia' peggiore delle media nazionale, si e' sensibilmente deteriorata nel 2009 in tutti i rami produttivi ma soprattutto nel settore delle costruzioni e, in minor misura, in quello dei servizi, mentre per il manifatturiero la rischiosita' e' diminuita". (AGI) Cli/AdvFrancesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1504486933725810163.post-34800888160098212862010-06-28T17:37:00.004+02:002010-06-28T17:43:57.459+02:00'Catarantella' - I nostri danzatori e suonatori a Catanzaro<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5487849871303476050" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjazxxxTtl1YenjG6wCNSqKFgCEN8Pm7e_CwSqlkkObM8qMUMXoaE5pnpUnQK5lThm26rw2u-WRN4T_z7ScNB4GV81nQhvZ_F1Gph_JmFiq9qP736eyTvPKLJRZ_CDAJwguQAnUXgMN-RtZ/s200/gruppo.jpg" border="0" />Si chiamerà Catarantella è sarà una grande celebrazione della più autentica tarantella calabrese, grazie all'adesione di alcuni tra i più bravi suonatori tradizionali. E' la manifestazione conclusiva della stagione che il Teatro Politeama proporrà al pubblico catanzarese il prossimo 29 giugno. Sul palco saliranno l'emergente duo composto da Francesca Salerno e Luigi Morello, i Cumelca di Ciccio Nucera, autentici portavoce dell'area grecanica di cui la Calabria è sostegno portante, i quotatissimi Marasà cui dovrebbe aggiungersi Massimo Diano da Siderno, un vero fuoriclasse dell'organetto, Tommaso Leone, membri di un'altra realtà importante come i Lisarusa e <em>i migliori suonatori e danzatori tradizionali, provenienti da altre realtà territoriali importanti come Tiriolo (di cui sarà presentato in anteprima la nuova edizione del festival ''Radici Sonore', in programma ad agosto), Rogliano, Badolato, <strong>Cardeto</strong> e Isca sullo Jonio</em>. ''Ho pensato di chiudere la straordinaria stagione del Politeama- ha ribadito Furriolo- con una celebrazione delle nostre radici. La serata sarà ad ingresso gratuito, sperando in un coinvolgimento popolare totale". Medesimo entusiasmo è stato espresso dall'assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Antonio Argirò che ha messo a disposizione la splendida terrazza del complesso monumentale San Giovanni per ripeterne, giorno 1 luglio, la formula che sarà arricchita da nuovi eventuali ospiti. ''Le nostre radici- ha sottolineato- costituiscono il nostro orgoglio. Ben venga quindi tale manifestazione che potrebbe essere calendarizzata per ribadire l'importanza di un appuntamento in cui il capoluogo si potrebbe specchiare, rilanciando allo stesso tempo i suoi lodati contenuti culturali. C è bisogno di fare rete, altre realtà un tempo quasi impensabili come il ''Marca', il caffè letterario come quello delle arti, la biblioteca ''De Nobili', le lodevoli attività che fanno capo al Liceo Galluppi come quelle del circolo ''Placanica', costituiscono oggi un patrimonio di oggettiva qualità per la crescita esponenziale della stessa città di Catanzaro.'Francesco Trunfiohttp://www.blogger.com/profile/11398230690129542210noreply@blogger.com0