"......Fu lui ad assumere una balia per la neonata. Su consiglio del gruppo di soccorso, la fece arrivare da Cardeto, dove le donne, d'origine greca, erano famose per la loro bellezza e vigoria. Le cardòle erano ricercate come nutrici per figli delle famiglie ricche del circondario di Reggio, che le nutrivano senza badare a spese poiché "latte e miele dal mangiare viene". Robuste, ben nutrite, nel costume caratteristico: la gonna verde, il corpetto rosso aperto sul petto ed allacciato da un cordone coi puntali di rame, le maniche tagliate al gomito da cui uscivano gli sbuffi della camicia bianca trattenuta da nastrini rossi o azzurri e la bianca tovaglietta di pizzo appuntata sui capelli corvini legati stretti in una crocchia, venivano esposte alla curiosità dei vicini e dei parenti per ottenere rispetto........"
Don Filippo Lupinacci di Chiara Provera
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